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Linkedin come funziona e perchè usarlo. Guida per neofiti - Parrotto Web Solution

Linkedin come funziona e perchè usarlo. Guida per neofiti


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Come Funziona Linkedin? Perchè e a cosa Serve? Ecco una guida semplice e chiara, adatta proprio a tutti

In questa guida su “Come funziona Linkedin”, abbiamo racchiuso con termini semplici e adatti ai neofiti di questo mondo sconosciuto, tutto quanto serve per cominciare a farsi spazio su questo social.

Si, perchè Linkedin non è così immediato, come possono essere altri social network (Facebook o altro) e richiede alcune accortezze perchè se ne sfruttino le potenzialità.

Ovviamente, se dovesse essere sfuggito qualcosa o avete dubbi e domande, potete scriverci cliccando qui.

linkedin
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Cos’è, a cosa serve e come funziona Linkedin

Linkedin è un servizio web di rete sociale, un social gratuito (che include anche opzioni a pagamento) molto diffuso in ambito business, per lo sviluppo di contatti professionali e la diffusione di contenuti inerenti al mercato del lavoro.

Lo scopo principale di questo social è quello di consentire agli user di mantenere i contatti con una cerchia di persone conosciuti e affidabili nel mondo del lavoro. Queste persone, vengono definite su Linkedin come “connessioni” e sono finalizzate ad una serie di obiettivi:

  1. Ottenere contatti utili, attraverso le nostre connessioni;
  2. Intercettare offerte di lavoro o opportunità di business, sempre attraverso le connessioni;
  3. Pubblicare offerte di lavoro e trovare i candidati più interessanti
  4. Conoscere i reclutatori più gettonati per il settore di riferimento e tentare il contatto attraverso una delle nostre connessioni.

Le regole principali per sfruttare al massimo le funzioni e le opportunità di Linkedin sono tre:

1) Creare un profilo di successo

2) Creare connessioni

3) Pubblicare contenuti di valore.

Come tutti i social, necessita di alcune accortezze riguardo al linguaggio, ai contenuti. Un modo semplice per capire il contesto di Linkedin è quello di immaginarlo come un’enorme sala dove è in corso un meeting. Automaticamente è semplice capire che non sarebbe opportuno pubblicare foto in spiaggia, in una riunione non si parla di vacanze no? Allo stesso modo, non si usa un linguaggio scurrile o confidenziale, ma più formare e specifico.

Guida Pratica

Andiamo quindi a vedere nel dettaglio, come applicare le tre regole sopraindicate.

1. Creare un profilo di successo

Dopo aver creato il nostro profilo, la prima cosa da fare è renderlo appetibile. Come? Innanzitutto vanno inserite le informazioni di base: nome, cognome, titoli professionale e le informazioni di contatto (telefono, email, profili social, blog, sito web, etc). In seconda battuta, verrà richiesta la compilazione del sommario che altro non è che uno spazio dove inserire il riepilogo di tutte le esperienze professionali avute e di tutte le competenze che abbiamo acquisito nel corso della nostra vita professionale. Un’altra area da compilare, all’iscrizione – ma da aggiornare anche dopo – è quella dell’esperienza lavorativa, attuale e passata.

Sia il Sommario che l’area relativa all’esperienza lavorativa, sono molto importanti perchè potranno poi essere confermate dalle nostre “connessioni”, aumentando quindi la nostra autorevolezza e la possibilità di essere selezionati per una determinata posizione lavorativa.

Questo passaggio non è difficile, come operazione. La parte difficile è rendere attraente il nostro profilo agli occhi degli altri affinchè si percepisca professionalità, qualità, affidabilità e quindi risulti efficace per creare opportunità.

2.Creare connessioni per trovare nuove opportunità

Abbiamo già spiegato come per “connessioni” si intendano i contatti con cui andremo a collegarci, che ci permettono di metterci in rete con altre connessioni e così via.

Dopo aver creato e curato il nostro profilo, il passo successivo è quello di inserire all’interno di esso il nostro CV.

A questo punto, abbiamo quasi tutte le carte in tavola per poter tentare di contattare un recruiter, presentarci e tentare di avviare una collaborazione lavorativa.

Questo passaggio è delicato e impegnativo: bisogna innanzitutto individuare il recruiter giusto, quello che effettivamente potrebbe avere il profilo giusto e il giusto interesse ad un’eventuale collaborazione.

Il nostro consiglio è quello di pazientare e dedicarci prima alla creazione di una rete di contatti, magari partecipando ai gruppi di settore o semplicemente tramite le conoscenze personali.

3. Cosa pubblicare

Chiunque decida di seguire il nostro profilo personale (del profilo aziendale parleremo in un’altra occasione), lo fa perchè siamo e diamo un valore aggiunto. Quindi la cosa assolutamente più importante e da tenere sempre a mente è quella di pubblicare contenuti di valore e, possibilmente, farlo con una certa regolarità.
La ricetta perfetta per tutti non esiste ma in linea generale è bene pubblicare un mix di contenuti interni ed esterni (altre fonti) ed evitare solo post autocelebrativi della serie “quanto sono bravo”.

Sarebbe auspicabile studiare un piano editoriale che mostri competenza, interesse verso il mondo, opinioni moderate e non limitarsi a pubblicare il contenuto sterile ma accompagnarlo sempre con un commento, piuttosto che una citazione.

Indicativamente, ora abbiamo le idee più chiare su come utilizzare Linkedin per il nostro “personal branding”. Se vuoi conoscere altre strategie, consigli per i tuoi social o, anche, per il tuo sito web, contattaci, saremo lieti di offrirvi una consulenza senza alcun impegno.

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